La nostra è una delle più antiche associazioni di volontariato, poiché fu fondata nel 1617 in Francia da San Vincenzo de Paoli, che chiamò "Charités", Carità, questi suoi primi gruppi di volontari, in prevalenza donne, disponibili ad aiutare i poveri. L'idea di riunire queste persone in gruppi organizzati, con un regolamento e con riunioni periodiche, gli venne quando, avendo segnalato dal pulpito un caso pietoso, si rese conto che tutte le persone che si erano mobilitate per portare aiuto avevano creato confusione, rendendo inefficaci i soccorsi. Egli ebbe l'intuizione che un'assistenza organizzata avrebbe potuto aiutare in modo più efficace e razionale non soltanto una singola persona, ma svariate famiglie bisognose. Si formarono rapidamente in Francia, poi in Italia, in Polonia e in altri paesi, molti gruppi di questo tipo, che si dedicavano soprattutto alle visite ai poveri. In seguito Vincenzo fondò anche orfanotrofi, case di ricovero per anziani e molti altri servizi, a seconda delle esigenze del momento. Egli infatti insegnava che ogni tipo di povertà doveva essere individuata e soccorsa con amore e creatività, e raccomandava di adeguare gli aiuti alle condizioni sociali del momento, perché il povero doveva essere prima di tutto rispettato, dandogli non solo l'aiuto materiale, ma anche la solidarietà, difendendo la sua dignità e cercando di liberarlo dalla miseria. Per questo faceva distribuire sementi e attrezzi agricoli ai contadini vittime della guerra, voleva che i bambini dell'orfanotrofio imparassero un mestiere che potesse in futuro renderli autonomi, e raccomandava alle volontarie di insegnare alle donne non solo il catechismo e l'economia domestica, ma anche a leggere e a scrivere. Si trattava quindi già, anche se la parola allora non era ancora di moda, di un'azione di promozione umana e sociale. Quando la guerra creò laceranti povertà in interi territori, egli fu addirittura incaricato dal governo francese di organizzare gli aiuti, poiché veniva riconosciuto e apprezzato il suo straordinario spirito organizzativo. Nel frattempo, Vincenzo aveva fondato, nel 1625, la "Congregazione della Missione", formata da preti con il compito di predicare la missione evangelica di servire Dio nei poveri e, nel 1633, assieme a Luisa de Marillac, la Compagnia delle suore "Figlie della Carità" (F.d.C.) per servire i poveri sostenendo e affiancando il lavoro delle volontarie.
- 1632 - Papa Urbano VIII emette la Bolla papale come riconoscimento della "Compagnia della carità"
- 1990 - viene redatto, alla presenza del notaio Soccorsi Aliforni dr. Paolo (studio notarile associato)
- 1632 - Papa Urbano VIII emette la Bolla papale come riconoscimento della "Compagnia della carità"
- 1990 viene redatto, alla presenza del notaio Soccorsi Aliforni dr. Paolo (studio notarile associato) il giorno 20 aprile,
atto costitutivo dei Gruppi di Volontariato Vincenziano (GVV) .